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Renza

Perché vado in canile?

Per "far stare meglio i cani"? Non solo. Molto spesso sono loro a far stare meglio me, aiutandomi a distogliere la mente dalle preoccupazioni quotidiane.
Per "fornire nuove competenze"? Non solo. Spesso sono i cani a fornire nuove competenze a me, mettendomi alla prova e spingendomi a esplorare nuovi sentieri, sia personali che pratici.
Per "farli socializzare e prepararli all'adozione"? Non solo. Sono loro che spesso mi danno l'opportunità di incontrare persone con cui condivido valori, passioni e, a volte, amicizie che vanno oltre l’esperienza del volontariato.
Tutto questo, ma non solo.
Per me, andare in canile significa cercare di consegnare alla famiglia adottante un cane che possa integrarsi perfettamente nella sua nuova realtà, creando un equilibrio in cui persone e animale possano vivere un’esperienza arricchente e appagante, amando e sentendosi amati. Adottare un cane è un impegno, certo, ma è anche l’inizio di una relazione profonda, capace di trasformare la vita di chi adotta e di chi viene adottato. Il mio desiderio è che ogni adozione sia un’esperienza positiva, per regalare a ogni cane e a ogni famiglia una storia di amore e felicità che possa durare per sempre.